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Le Apuane e i loro marmi


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SPELEOLOGIA

E BINDE


Salire i ripidi versanti est del monte Sagro alle cave dei Pisani e all'ingresso del Cheek to Cheek
Quota di partenza  780
Quota massima raggiunta 1245
Dislivello  465 Difficoltà  difficile
Numero massimo di partecipanti 15 Numero gruppi giornaliero 1
Tempo percorrenza 5 ore Fruizione accompagnata
Giorni in cui si può passeggiare 1/11 
La speleologia in Apuane si fonde con la storia del cavar marmo.

Per alcuni speleologi aggirarsi a cercare grotte o anche l’entrare nelle grotte su versanti marmorei provoca emozioni che si legano con i mille significati di questo materiale.

Ci sono scenari rimasti intatti dalla fine degli anni ’60, che fanno da pilastro ad un ponte che da una parte ci collega all’antichità romana e dall’altra alla moderna velocità degli escavatori oleodinamici.

Vi guiderò verso itinerari salendo per le “vie di lizza”, che oltre a esser stati dei luoghi embrionali dell’arte della scultura, conducono agli ingressi degli abissi.



Capita spesso passeggiando in Apuane di incontrare tracce dell'antico cavar marmo (foto Malcapi)

Siamo in un versante tipicamente massese dove troneggia la verticalità. Attraversiamo un piccolo paese che sa di pastori più che di cavatori e ci si riallacia sulle vie di lizza oltrepassata la Foce Lucica e qui si resta strabiliati dagli sforzi che gli apuani hanno intrapreso per portare giù i marmi da questi versanti ripidi . Quattro teleferiche sono tuttora fatiscenti, con i cavi dove staremo attenti ad non inciampare. I dormitori degli operai che dovevano essere a schiera, le cabine elettriche di trasformazione e i motori diesel che esalano gli ultimi odori e olio. 

La lizza ci porta in un posto Dechirichiano dove i blocchi sono come una città svuotata dalle persone, squadrati e pronti per essere scivolati giù. Solo il salmastro ha iniziato a creparli e qui si intravvedono ancora quegli attrezzi con cui i cavatori riuscivano a muoverli: le binde. Tanta energia cinetica di braccio per sollevare 20 tonnellate di blocco. Sono tutte sparpagliate in queste due cave.
E qui si apre l'abisso Cheek to Cheek, che ha dormito 20 anni prima di trovare un proseguimento.

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