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FENOMENI CARSICI NELLA ZONA DELL’ORECCHIELLA

Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano


(foto Davoli)

 

A cura del 

Gruppo Speleologico Paletnologico "Gaetano Chierici" Reggio Emilia





Il Parco dell'Orecchiella

Quest’area carsica è posta nella provincia di Lucca, a nord-ovest di Castelnuovo Garfagnana, sul versante meridionale dell’appennino Tosco Emiliano ai confini dei crinali di Modena e Reggio Emilia. La zona interessa i Comuni di Piazza al Serchio, Sillano, San Romano, Villa Collemandina.
I principali massicci montuosi sono separati da profondi canyon, quali quello del Rio Rimonio, Fiume a Corte, Serchio di Soraggio e Il Fiume, torrenti che sporadicamente si inabissano generando importanti complessi sotterranei.
I tre maggiori affioramenti carsici, La Pania di Corfino, la Ripa di Soraggio e Sassorosso, sono costituiti da unità toscanidi così stratigraficamente ordinate a partire del basso:
-    calcari neri e marne triassici (Retico) a Rhaetavicula contorta, affiorante nella incisione de “Il Fiume” e degli altri corsi d’acqua;
-    calcari grigio-scuri, massicci e calcari dolomitici grigio-chiari giurassici (Lias) di piattaforma che si mostrano in tutta la loro potenza sulle pareti della Ripa e della Pania, scalzati alla base dai più cedevoli calcari triassici;
-    sottili coperture di “rosso ammonitico” (Lias).
Lo spessore complessivo delle rocce carbonatiche è di circa 400 metri, equamente divisi tra i primi due litotipi.

 La cartina - Pania di Corfino


Le grotte 
N.Cat. PR Nome Quota Dislivello Sviluppo spaziale Coord.Chilometriche Gauss-Boaga Comune
Negativo Positivo Totale EST NORD
162 LU TANA DI MAGNANO 635 8 13 21 307 1610.960 4892.560 VILLA COLLEMANDINA
264 LU TANA DELLA GUERRA DI SASSOROSSO 880 0 7 7 81 1612.506 4894.072 VILLA COLLEMANDINA
288 LU CAVERNA DEL FRATE 835 6 10 16 125 1611.988 4893.526 VILLA COLLEMANDINA
289 LU TANA DELLE GRACCHIE DI SASSOROSSO 880 41 2 43 300 1611.622 4893.250 VILLA COLLEMANDINA
1017 LU TANA DEL POLLONE DI MAGNANO 570 7 24 31 200 1610.965 4892.55 VILLA COLLEMANDINA
1539 LU TANA GRANDE DI CORFINO 915 5 2 7 48 1610.811 4893.171 VILLA COLLEMANDINA
1544 LU BUCA GRANDE SOTTO LA BANDITA 1205 0 7 7 15 1611.642 4894.580 VILLA COLLEMANDINA
1572 LU ABISSO LUIGIONE 1311 200 0 200 700 1611.432 4894.626 VILLA COLLEMANDINA
1766 LU TANA DEI PIPISTRELLI 750 5 0 5 80 1611.261 4892.965 VILLA COLLEMANDINA

La cartina - Ripa di Soraggio



Scarica la pianta della Ripa di Soraggio  .zip  (1,1 MB)

Le grotte 

N.Cat. PR Nome Quota Dislivello Sviluppo spaziale Coord.Chilometriche Gauss-Boaga Comune
Negativo Positivo Totale EST NORD
41 LU TANA DELLE FATE DI SORAGGIO 850 6 5 11 1000 1605.894 4897.995 SILLANO
752 LU PORTA DELLA RIPA 939 75 0 75 1120 1606.344 4898.176 SILLANO
1382 LU ANTRO DEL FAUNO 1079 4 61 65 350 1606.924 4897.723 SILLANO
1691 LU INGHIOTTITOIO DEI CASINI DI CORTE 1120 122 0 122 173 1607.922 4897.001 SILLANO
1761 LU INGHIOTTITOIO DI RIO RIMONIO 1069 180 1 170 300 1607.906 4896.865 SILLANO




          
Le grotte visitabili


Porta della Ripa
Numero catastale  LU 752
Quota ingresso 939
Dislivello m negativo -75  Dislivello m positivo 0
Dislivello totale 75
Sviluppo spaziale 1120
Il percorso attrezzato  
Dislivello massimo -75
Difficoltà medio
Numero massimo di partecipanti 15
Numero gruppi giornaliero 1
Tempo percorrenza 2 ore
Tempo per arrivare a piedi alla grotta 0.25 ore
Fruizione  accompagnato Giorni in cui si può andare in grotta  2/11
Successione pozzi solo scivoli
Note Non necessita di imbraco – Solo cinturone
Programma Ritrovo a Brica
Visita della grotta
Pranzo a Brica al Ristorante oppure al sacco
Nel pomeriggio visita al Centro Visitatori del Parco
Rientro al Raduno
Durante le escursioni che si sviluppano lungo vecchie mulattiere, attraverseremo antichi alpeggi disabitati, vedremo gli ingressi delle grotte più importanti con la possibilità di entrare  alla Porta della Ripa, grotta scoperta dal GSPGC nel 1982; ha uno sviluppo reale di oltre un chilometro con ampie gallerie disposte a vari livelli lungo una evidente frattura.

Subito dopo l’ingresso si affronta l’ampia diaclasi inclinata e in forte pendenza. Questa frattura presenta alcuni rami, il più rilevante è il «Ramo della panna», stretto corridoio sulla sinistra a cinquanta metri dall’entrata. Scendendo la frattura incontriamo una prima sala di crollo e poi la «sala dell’unione» prospiciente all’unico pozzo della cavità, una verticale di 16 metri chiamato «pozzo dell’asino». Qui si può notare la genesi della cavità originata inizialmente dall’incrociarsi di due grandi fratture angolate fra loro di circa 45°.

Dalla sala dell’unione si dipartono due rami ascensionali di cui uno sulla sinistra termina quasi subito e uno sulla destra porta, dopo alcuni metri superabili in contrasto; alla «sala della conchiglia» dopodiché questa chiude con un riempimento di argille. Dalla sala dell’unione si dipartono altri rami che arrivano ai piedi del pozzo tutti percorribili senza armo. La via più imponente e agevole è la «via del Beduardo»; questa incontra la diaclasi verticale in un salone di crollo che una volta percorso porta all’ampia «Galleria della sorpresa». Una deviazione introduce però anche al fondo dell’ampia frattura tettonica che è facilmente raggiungibile dopo avere armato il pendente scivolo d’accesso. Dal fondo di questa frattura si diparte una galleria che raggiunge la minima quota della grotta a –76 m, occlusa da un sifone.


La «galleria della sorpresa> a sinistra conduce dopo una leggera discesa al primo sifone scoperto che si trova a - 56 m e, in prossimità di una ulteriore frana, a rami laterali,  sotto dei massi di crollo. Qui la cavità si fa più angusta e si divide in due vie, una conduce al sifone a meno 76 m e l’altra al budello, notevolmente concrezionato da sottili cannule, che ritorna senza deviazioni ai piedi del pozzo dell’Asino.

                
Grotta delle Fate di Magnano
Numero catastale  LU 162
Quota ingresso 635
Dislivello m negativo -8  Dislivello m positivo 13
Dislivello totale 21
Sviluppo spaziale 307
Il percorso attrezzato  
Dislivello massimo 0
Difficoltà facilissima
Numero massimo di partecipanti 10 Bambini di età compresa tra i 5 e 10 anni
Numero gruppi giornaliero 4
Tempo percorrenza  1.30 ore
Tempo per arrivare a piedi alla grotta 0
Fruizione  accompagnata Giorni in cui si può andare in grotta  3/11
Successione pozzi  orizzontale
Programma I bambini vivranno una fantastica ed entusiasmante avventura insieme ai personaggi che animeranno la grotta; la Guida sarà uno speleologo che li attenderà davanti all’ingresso e li accompagnerà per il breve percorso che riserverà loro delle sorprese
"Fu scoperta casualmente durante la costruzione della rotabile Magnano Corfino … un minatore, addetto alla costruzione, muovendo un masso dalla roccia fiancheggiante la strada, si sentì sfuggire di mano il palo di ferro che scivolò in una fessura, allargata la quale si presentò l’accesso a questa grotta che è fra le migliori e più interessanti della regione ... La facilità di accesso, la vicinanza della caverna a grosse borgate, hanno contribuito ad attrarre numerosi visitatori i quali desiderosi di riportare un ricordo delle bellissime concrezioni, hanno rovinato quasi tutto quello che per mole era facilmente trasportabile. " (Da L. Quarina, 1910, Appunti di Speleologia della Garfagnana)


Alla Tana di Magnano realizzeremo un'attività finalizzata all'intrattenimento dei bambini.
L’ingresso della grotta è a lato della strada, di facilissimo accesso e facile percorribilità.
   

I sentieri da percorrere


Pania di Corfino
Quota di partenza  1350
Quota massima raggiunta 1350
Dislivello  - 490  Difficoltà impegnativo
Numero massimo di partecipanti 25 Numero gruppi giornaliero 1
Tempo percorrenza 3/4 ore Fruizione accompagnata
Giorni in cui si può passeggiare 3/11 
Programma: Ritrovo al Centro Visitatori del Parco
Visita al Centro Visitatori
Giro Esterno da Campaiana – Valle delle Grottacce – Tana Grande di Corfino – Arrivo a Corfino
Pranzo al sacco
Rientro al Centro Visitatori
Logistica Trasporti in Orecchiella a nostra cura
Considerando le quote e la stagione, in caso di maltempo si effettueranno attività alternative.
In questa escursione percorreremo in attraversata uno dei più selvaggi ambienti dell’Orecchiella, la valle delle Grottacce.
La partenza è dall’abitato di Campaiana prendendo il sentiero n° 56 (Airone 1). Poco sopra il sentiero ci sono alcune grotte, delle quali la più importante è l’abisso Luigione. Arrivati alla confluenza con la valle delle “Grottacce”, al cui fondo scorre “Il Fiume”, possiamo ammirare sulla riva opposta le pareti di Sassorosso, con i numerosi ingressi di grotte storiche, come la Tana della Guerra, la Caverna del Frate, la Caverna delle Gracchie. Il panorama è imponente e all’orizzonte si stagliano le Apuane; la foto di copertina è scattata da qui.
Percorriamo l’ampia mulattiera fino a scorgere l’abitato di Corfino e il Ponte di Canigiano; con una breve deviazione arriviamo alla Tana Grande, nota fin dal 1600, dove rimangono a testimonianza numerose firme storiche.
Il percorso termina  all’abitato di Corfino.

La guida 

 scarico la guida del Parco dell'Orecchiella  in formato .pdf (2,7 MB)



Informazioni

Per informazioni generali sulle grotte e i sentieri  grotte@apuane2007.it

Per informazioni sulle grotte del Parco dell'Orecchiella enricamattioli@infinito.it 

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